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Marseille, Meeting de la Méditerranée, Golden Tour Camille Muffat

Come qualcuno di voi avrà appreso da alcuni media, che hanno riportato qualche spizzico di notizia, nel passato weekend (da venerdì a domenica) ho partecipato a Marsiglia al Meeting de la Méditerranée, seconda e ultima tappa del Golden Tour Camille Muffat che, come ogni anno, richiama numerosi nuotatori di livello internazionale. La partecipazione a questo appuntamento rappresentava, e rappresenta, una tappa di avvicinamento al Campionato europeo, previsto a Budapest nella seconda metà di maggio, primo e unico vero obiettivo di questa mia prima parte di stagione in vasca lunga, in attesa di rivolgere tutte le attenzioni e gli sforzi verso l’obiettivo finale: le Olimpiadi di Tokyo 2021. Sono dunque giunto a Marsiglia in pieno carico di allenamento, senza alcun tapering e senza aspettarmi particolari riscontri cronometrici; inoltre, ho partecipato a ben 6 gare differenti, che mi hanno portato a scendere in vasca per gareggiare 11 volte in 3 giorni. In realtà, i risultati sono stati più che soddisfacenti e oltre le aspettative di tutti, visto che ho raggiunto due volte il gradino più alto del podio (50 e 100 delfino), oltre ad altre 2 finali A e una finale B. In particolare cito: i tempi della 100 delfino, 51.76 nelle qualifiche e 51.89 nella finale, dove sono riuscito a toccare la placca davanti a Mehdy Metella; l’inaspettato record svizzero nella 50 delfino (23.39), che mi ha permesso di vincere una gara nella quale erano presenti Nyls Korstanje (miglior tempo mondiale stagionale) e Florent Manaudou; oltre alle più che discrete prestazioni nella 200 mista e nella 200 stile libero, segnalo infine la 400 stile libero, nella quale ho migliorato due volte il mio personale, portandolo da 3.55.70 a 3.51.47 e sfiorando il podio di un niente.
Ora, continuiamo il lavoro intrapreso da tempo, senza sosta, passando per i Campionati svizzeri di Uster a inizio aprile, per i quali non effettueremo nessuno scarico, considerandoli un semplice tassello nella mia preparazione, senza alcuna ansia di dover ottenere particolari risultati.